L’Assistente Educativo ai disabili è una figura professionale nuova prevista dalla Regione Campania ed inserita nel Repertorio delle Qualifiche professionali recentemente approvato. Al riguardo la Regione Campania, sulla base della crescita continua del fabbisogno di figure di supporto per le problematiche connesse alla disabilità ci ha visto giusto, progettando ed approvando una figura professionale specifica.
Ma quali competenze dovrà possedere l’Assistente Educativo ai disabili?
Tale figura oltre a qualità personali, quali capacità di ascolto, sensibilità rispetto alla tematica della diversità e senso di responsabilità, si dovrà caratterizzare per competenze specifiche e tecniche. Infatti, dovrà essere in grado di comunicare ed interagire con gli altri (in linguaggi diversi), saper collaborare e lavorare in équipe ed adattarsi alle particolari esigenze dell’assistito, oltre che saper applicare metodi e strumenti dedicati all’integrazione del disabile. Atteso la particolare tipologia di utenza, la sua attività dovrà essere centrata essenzialmente sulla relazione, prendendo in considerazione le risorse, gli interessi ed i bisogni dei diversamente abili con riferimento al loro contesto di vita, favorendone le possibilità di partecipazione.
Come si diventa Educatore dell’Infanzia?
Per conseguire la qualifica professionale è necessario frequentare in Regione Campania un corso di formazione della durata di 600 ore che prevede anche una attività di stage. L’attività di tirocinio pratico presso apposite strutture è determinante per l’acquisizione di competenze che consentano all’Educatore di entrare nel mondo del lavoro.
Dove opera e quali sbocchi professionali può avere?
Numerosi sono i contesti nei quali può operare tale figura professionale come centri per disabili, centri diurni, case famiglia, cliniche, ospedali, istituti scolastici nell’ambito di progetti specifici, etc. Ad esempio, negli ambienti scolastici nei quali potrà trovare collocazione in specifici progetti si interfaccia con i docenti con una attività complementare e di supporto a quella dell’insegnante di sostegno a supporto dell’attuazione del P.E.I. (piano educativo individualizzato). Ovviamente, rientra all’interno del personale non docente di supporto in quanto figura svincolata dall’attività didattica.